C’è un’Italia che non si vede nei telegiornali.
Un’Italia fatta di mani callose, di albe nei campi, di latte appena munto, di sapori veri.
Un’Italia che resiste, produce, crede, mentre attorno tutto sembra cedere alla logica del profitto veloce e del cibo senz’anima.
Le lotte dei forconi, le battaglie dei Comitati Riuniti Agricoli, sono nate per non farci dimenticare una cosa semplice:👉 senza agricoltori e allevatori non c’è cibo. Senza cibo vero non c’è salute, né futuro.
LA FILIERA CORTA.
Un sistema diretto, giusto, trasparente. Dal campo al piatto. Dal produttore al consumatore.
🍎 Cos’è la Filiera Corta?
È un nuovo modo di acquistare, ma anche di pensare, di vivere e di nutrirsi.
Significa tagliare i passaggi intermedi, eliminare speculazioni, recuperare il rapporto umano tra chi produce e chi consuma.
✅ Acquisti solo prodotti italiani, locali, stagionali.
✅ Sai chi li ha coltivati, allevati, trasformati.
✅ Paghi il giusto prezzo. Né troppo, né troppo poco.
✅ Ricevi qualità reale. Niente trattamenti inutili, niente sprechi, niente frodi.
💡 E soprattutto: sostieni le comunità rurali, difendi il paesaggio, e contribuisci alla sovranità alimentare del nostro Paese.
L’attuale sistema agroalimentare ha fallito.
I supermercati sono pieni di prodotti globalizzati, spesso privi di controlli reali.
L’Italia importa cibo che potremmo produrre da soli, mentre le nostre eccellenze marciscono o vengono sottopagate.
Gli agricoltori non riescono a vivere del loro lavoro.
I consumatori non sanno più cosa stanno mangiando.